L’innovazione della risonanza magnetica 1,5T Total Body ad Arma di Taggia

La risonanza magnetica (RM) ad alto campo (1,5 T) è una metodica che ha fatto la sua comparsa nel campo della diagnostica medica in epoca relativamente recente. Negli ultimi anni ha conosciuto importanti sviluppi tecnologici che hanno aperto la strada ad applicazioni prima impensabili, sia in ambito clinico che di ricerca.

La RM non utilizza radiazioni ionizzanti potenzialmente dannose, ma sfrutta le proprietà magnetiche di alcuni atomi che costituiscono i nostri tessuti, in particolare degli atomi di idrogeno, così da ottenere immagini altamente informative.
La RM è costituita essenzialmente da un grosso magnete e da bobine che emettono e ricevono onde elettromagnetiche. Sia il magnete che le bobine sono racchiuse nell’involucro di un grosso cilindro cavo, al cui interno scorre il lettino dove viene posizionato il paziente. Sia il campo magnetico generato dal magnete che le onde elettromagnetiche emesse dalle bobine non provocano assolutamente nessun disturbo al paziente; l’unico inconveniente è rappresentato da un fastidioso rumore durante l’esecuzione dell’esame.

Il vantaggio principale della RM rispetto ad altre metodiche di immagine risiede nell’alta risoluzione di contrasto e nella possibilità di caratterizzare, entro certi limiti, la composizione tissutale.

Risonanza magnetica al cranio
senza e con MDC

 

Con la risonanza magnetica possiamo studiare nei minimi dettagli il cervello e il tronco encefalico, andando a ricercare le cause dei disturbi o a monitorare lo stato di una patologia. Questo tipo di esame può essere effettuato su tutto il corpo, ma quando utilizzato per analizzare la testa del paziente, allora parliamo di risonanza magnetica encefalo.

La risonanza viene effettuata con il paziente disteso sul lettino e il capo poggiato su un apposito supporto. Durante l’esame il capo è circondato da una bobina ricetrasmittente. L’uso del mezzo di contrasto nella risonanza magnetica permette uno studio più accurato delle patologie neoplastiche. I mezzi di contrasto usati in RM vengono somministrati per via endovenosa a dosi molto contenute. Sono sostanze ben tollerate che presentano scarsi effetti collaterali, che possono portare reazioni allergiche (come tutti i farmaci), ma con una percentuale di rischio molto vicina allo zero ossia, i casi di reazioni allergiche sono molto rari.